Capunet piemontesi

Porzioni: 4 Tempo totale: 40 min Difficoltà: Intermedio
Il sapore della memoria nelle cucine delle nonne
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Capunet piemontesi

La cucina piemontese è una cucina di sostanza, nata nelle case contadine, dove nulla veniva sprecato e ogni ingrediente trovava il suo posto in tavola. La cucina di sostanza è una cucina che punta alla concretezza, alla genuinità e al nutrimento. È fatta di piatti robusti, che scaldano e saziano, pensati per dare energia a chi lavorava nei campi o affrontava le fredde giornate invernali.
Ingredienti semplici, spesso poveri, venivano trasformati con sapienza e ingegno in pietanze ricche di sapore e tradizione.

I capunet, il cui nome deriva dal termine piemontese "capun", che significa "piccolo cappone", indicano un involtino che, nella tradizione, sostituiva la carne nei giorni in cui era un lusso. Un tempo erano preparati con gli avanzi della cucina e con le foglie più grandi della verza, diventando così un piatto umile ma saporito. Oggi sono un piatto tipico e ricco di sapore, perfetto per chi ama la cucina semplice e autentica.

Tempo di preparazione 20 mins Tempo di cottura 20 mins Tempo totale 40 min Difficoltà: Intermedio Porzioni: 4 Stagione migliore: Inverno, Autunno

Ingredienti

Procedimento

Procedimento

  1. Rimuovete le foglie esterne più dure e lavate accuratamente la verza sotto acqua corrente per
    eliminare eventuali residui di terra. Tamponate con un canovaccio per asciugarla
    leggermente.

  1. Sbollentate le foglie di verza in acqua bollente salata per circa 2 minuti, poi scolatele e lasciatele raffreddare.

  1. Ammollate il pane nell'acqua di cottura del cavolo, quindi strizzatelo e mescolatelo in una ciotola con la carne macinata, l’uovo, il parmigiano, il sale, il pepe e una grattugiata di noce moscata.

  1. Disponete una cucchiaiata di ripieno al centro di ogni foglia di verza, chiudete ripiegando i
    lati corti verso l'interno e poi arrotolate la foglia fino a sigillarla bene.

  1. In una padella capiente, mettete una noce di burro e rosolate i capunet su tutti i lati.
    Aggiungete mezzo bicchiere di brodo e cuocete a fuoco dolce per 15 minuti coperto.

  1. Portate in tavola i capunet caldissimi.

Nota

Modalità di conservazione dei capunet

  • In frigorifero: i capunet cotti si conservano in un contenitore ermetico per 2-3 giorni. Si possono riscaldare in padella con un filo d'olio o in forno a 180° per circa 10 minuti.
  • In freezer: è possibile congelare i capunet già cotti. Basta disporli in un contenitore adatto o avvolgerli singolarmente nella pellicola. Si conservano fino a 3 mesi. Per riscaldarli, scongelarli in frigorifero e poi riscaldarli in forno o in padella.

Varianti della ricetta

  • Per una consistenza più morbida aggiungete del riso
  • Per un gusto più intenso si può sostituire la mortadella con lo speck o del prosciutto crudo
  • Per una variante vegetariana, si possono usare legumi ridotti in crema, formaggi, uova, pane integrale e patate al posto della carne

Errori comuni da evitare

  • Non sbollentare troppo a lungo la verza, altrimenti rimane molle e quindi difficile da lavorare!
  • Non stringere troppo gli involtini: il ripieno deve rimanere morbido e non compresso!
  • Presta attenzione alla cottura: se aggiungi troppo brodo, il piatto potrebbe risultare troppo umido.

Consigli bonus

L'acqua di cottura del cavolo può essere riutilizzata in diversi modi:

  • Per il brodo: utilizzala come base per un brodo vegetale, aggiungendo altre verdure e spezie a piacere.
  • Per la cottura della pasta o del riso: conferisce un sapore più ricco e riduce lo spreco di acqua.
  • Per minestre e zuppe: perfetta per preparazioni calde come minestroni e vellutate
  • Per annaffiare le piante: se priva di sale, può essere usata in questo modo, restituendo così minerali al terreno.
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