
Ragù bianco
Se pensiamo al ragù, la prima immagine che ci viene in mente è quella del classico sugo rosso, ricco e avvolgente. Ma hai mai sentito parlare della bolognese bianca? Questo ragù senza pomodoro è un grande classico della cucina italiana, meno conosciuto ma altrettanto gustoso e raffinato.
Il ragù bianco esalta il sapore della carne grazie a una cottura lenta e paziente, arricchita da aromi e vino bianco, per un sugo cremoso e irresistibile. È perfetto per condire pappardelle, tagliatelle o una pasta corta che trattiene bene il condimento.
Oggi voglio svelarti la ricetta classica del ragù bianco della mia mamma, quella che ho sempre visto preparare nella mia cucina di casa, con ingredienti semplici ma genuini, seguendo la tradizione. Ti guiderò passo dopo passo per realizzare un ragù dal sapore autentico, perfetto per chi ama i piatti caserecci e ricchi di gusto.
Mettetevi ai fornelli con me e prepariamo insieme questo capolavoro della tradizione italiana!

Ingredienti
Procedimento
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Preparazione del soffritto
- Lavate e pulite la carota, il sedano e la cipolla, poi tritate finemente
- In una casseruola capiente, scaldate olio evo a fuoco medio.
- Aggiungete il trito di verdure e l’aglio intero (che potrete rimuovere in seguito) e lasciate soffriggere per circa 5 minuti, finché le verdure saranno morbide e leggermente dorate.
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Rosolatura della carne
- Unite il macinato di bovino e di suino al soffritto e mescolate con un cucchiaio di legno per sgranare bene la carne.
- Fate rosolare a fuoco medio-alto per circa 10 minuti, finché la carne sarà ben dorata e avrà perso tutta l’acqua di cottura.
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Sfumare con il vino bianco
- Lasciate evaporare l’alcol completamente, mescolando di tanto in tanto.
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Aromi e cottura lenta
- Unite il rosmarino e l’alloro per insaporire il ragù.
Versate il brodo vegetale caldo poco alla volta, abbassate la fiamma e lasciate cuocere a fuoco dolce per almeno 40-50 minuti, mescolate di tanto in tanto.
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Regolazione della consistenza
Dump the mixture into your prepared dish. Cover the dish really well with foil. -
Ultimi ritocchi
- Regolate di sale e pepe a piacere.
- Rimuovete il rosmarino e l’alloro prima di servire.
Nota
Cottura nella pentola di coccio: consigli utili
Cuocere il ragù bianco nella pentola di coccio è un’ottima scelta perché questo materiale permette una cottura lenta e uniforme, esaltando i sapori e mantenendo la carne morbida e succulenta. Ecco alcuni consigli utili per ottenere un risultato perfetto:
- Scaldare la pentola gradualmente
- Iniziate cuocendo a fiamma bassa, poi aumentate gradualmente il calore per evitare crepe nel coccio.
- Usare un diffusore di fiamma
- Se cucinate su un fornello a gas, usate un frangifiamma per distribuire meglio il calore.
- Soffritto dolce e paziente
- Lasciate appassire cipolla, sedano e carota per almeno 10 minuti a fiamma bassa, mescolando spesso.
- Cottura lenta con il brodo
- Dopo aver sfumato con il vino, aggiungete il brodo caldo poco alla volta.
- Lasciate sobbollire a fuoco bassissimo per almeno 1 ora.
- Non mescolare troppo spesso
- Nel coccio il calore si distribuisce meglio, quindi non serve mescolare continuamente.
- Riposo per un sapore più intenso
- Se potete, preparate il ragù in anticipo e lascialo riposare direttamente nella pentola di coccio prima di servirlo.
Conservazione del ragù bianco
In frigorifero (fino a 3 giorni)
- Lasciate raffreddare completamente il ragù prima di conservarlo.
- Riponetelo in un contenitore ermetico.
In freezer (fino a 3 mesi)
- Porzionate il ragù in contenitori ermetici o sacchetti da congelazione.
Scongelamento e riscaldamento
- In frigo: lasciate scongelare lentamente per una notte.
- Direttamente in padella: scaldatelo a fuoco basso con un po’ di brodo caldo o latte.
Varianti e personalizzazioni
- Con salsiccia: Sostituite una parte del macinato con salsiccia sbriciolata per un gusto più ricco.
- Con funghi porcini: Aggiungete funghi porcini secchi ammollati per un tocco autunnale.
- Con panna o latte: Per una cremosità extra, aggiungete un po’ di panna o latte negli ultimi minuti di cottura.
- Con carne di selvaggina: Provate con carne di cinghiale o anatra per una versione più rustica e intensa.