Frittata rustica di ortiche

Porzioni: 4 Tempo totale: 1 ora Difficoltà: Principiante
La ricetta perfetta per salutare le ultime ortiche
frittata di ortiche su letto di insalata pinit

Frittata rustica di ortiche

Siamo alla fine di giugno, e oggi sono andata da mia suocera, che vive in montagna. Nel suo orto, tra l’erba alta e i profumi della terra, abbiamo raccolto le ultime ortiche, prima che iniziassero a germogliare troppo. Foglie ancora tenere, profumate, piene di quel verde intenso che solo le erbe spontanee sanno avere. Da questa raccolta nasce una frittata semplice, grezza, casalinga: un modo per onorare ciò che la natura ci dà, senza inutili raffinatezze, con il sapore pieno di casa e di stagione.

L’ortica è una delle erbe spontanee più generose che la natura ci offre. Cresce abbondante nei campi, lungo i sentieri e nelle zone montane, e chi ha l’occhio allenato sa quanto sia facile trovarla, soprattutto in primavera e fino all'inizio dell’estate. Nonostante la sua fama di pianta “pungente”, è un ingrediente prezioso in cucina, ricco di proprietà e straordinariamente versatile. Si presta a innumerevoli ricette: risotti, zuppe, gnocchi, paste fresche e torte salate. Ma una delle preparazioni più sincere e rustiche è proprio la frittata, che esalta il suo sapore erbaceo e autentico.

Non preoccupatevi se punge: basta munirsi di guanti robusti, e una volta bagnata con un po’ d’acqua, l’ortica perde il suo potere urticante e diventa subito pronta per essere cucinata.

Tempo di preparazione 30 mins Tempo di cottura 30 mins Tempo totale 1 ora Difficoltà: Principiante Porzioni: 4 Stagione migliore: Estate, Primavera

Ingredienti

Procedimento

  1. Pulizia delle ortiche

    Indossa dei guanti e lava accuratamente  sotto acqua fredda corrente. Scola e lascia asciugare leggermente.

  2. Sbollentatura delle ortiche

    Porta a ebollizione una pentola con acqua leggermente salata, sbollenta le ortiche per 2/3 minuti, poi scola, lascia raffreddare un poco e strizza bene. Trita grossolanamente. Non buttare via l'acqua di cottura ! E' ricca di sali minerali e clorofilla: puoi usarla per innafiare le piante una volta raffreddata, oppure berla come infuso depurativo.

  3. Prepara il composto:

    In una ciotola sbatti le uova con il latte, il pangrattato, un pizzico di sale e di pepe.

  4. Cottura della frittata

    In una padella antiaderente, scalda i due cucchiai di olio evo, versa le ortiche e ripassale per alcuni minuti. Versa sopra il composto e cuoci la frittata a fuoco basso coperta, per circa 7_8 minuti. Quando il fondo è ben dorato e compatto, girala con l' aiuto di un piatto e cuoci anche l' altro lato per altri 5 minuti circa.

Nota

Come servire

Servi la frittata su un letto di insalata fresca dell' orto, erbe di campo o valeriana. E' perfetta anche fredda, tagliata a spicchi, per un pic nic o un pranzo leggero d'estate. Accompagnala con del pane rustico.

Se avanza, la frittata si conserva in frigorifero, in un contenitore ermetico, per 1-2 giorni. E' ottima anche riscaldata in padella oppure gustata fredda il giorno dopo, magari in mezzo a un panino.

Curiosità sulle ortiche

Un tempo si raccoglievano con la luna calante. Le donne di campagna sapevano che le ortiche erano più tenere e meno urticanti se raccolte nei giorni di luna calante, soprattutto al mattino presto, quando la pianta è meno "aggressiva". Un sapere antico che si è quasi perso.

Si possono essicare per l'inverno. Le ortiche giovani si possono essicare all' ombra, poi conservare in barattoli di vetro. Tritate, diventano una polvere verde perfetta per zuppe, impasti, frittate invernali o tisane ricostituenti.

Un tempo si usava anche come tessuto! Le fibre dell'ortica venivano usate per produrre un tessuto simile al lino. Era comune in Europa prima dell' uso massiccio del cotone. In alcune zone lo chiamavano "lino dei poveri".

Salutiamo le nostre care erbe spontanee.

E con questa frittata semplice e profumata salutiamo davvero le nostre care erbe spontanee che da inizio primavera ci hanno fatto compagnia in cucina con il loro sapore selvatico e generoso. Le lasciamo andare, aspettando che tornino con la prossima bella stagione.

Se ti piacciono le ricette genuine, legate alla terra e alle stagioni, continua a seguirmi: sono Monica, la cuciniera di Cascina Madama Rous, e qui si cucina come una volta - con calma, passione e rispetto per ciò che la natura ci regala.

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